I podcast restano audio, ma il video apre nuove opportunità
Un nuovo studio della Cumulus Media | Westwood One Audio Active Group in collaborazione con Signal Hill Insights (ottobre 2025) rivela che il 92% degli ascoltatori settimanali di podcast afferma di “ascoltare” un podcast, mentre soltanto l’8% lo “guarda” esclusivamente.
Questo dato ribadisce che l’audio resta la modalità prevalente di consumo del podcast, ma al contempo evidenzia un’evoluzione significativa: la fruizione video è in crescita, generando un interessante terreno strategico per chi opera in ambito marketing e comunicazione.
Cosa emerge dallo studio sul consumo di podcast
La modalità audio rimane stabile nel tempo: nei diversi studi dal 2022 si registra in media il 91% di utenti che dichiarano di ascoltare un podcast.
Pur essendo una minoranza, gli utenti che vedono il podcast (e magari lo “guardano” su piattaforme video) rappresentano un segmento in aumento, con un impatto da non sottovalutare.
La piattaforma YouTube si conferma come punto cruciale per la scoperta di nuovi podcast: il 45% degli utenti che ha ascoltato un nuovo podcast negli ultimi sei mesi lo ha scoperto su YouTube.
Il dispositivo TV smart sta acquisendo un peso crescente nella fruizione podcast: secondo lo studio, circa il 12% dichiara di aver utilizzato una smart TV come ultimo dispositivo di consumo podcast, contro il 2% che ha usato uno smart speaker.
Perché è importante per il marketing B2B
Queste evidenze suggeriscono due direttrici strategiche:
Consolidare l’audio come cuore del podcast
Continuare a produrre contenuti podcast in formato audio rimane fondamentale: è lì che è la maggior parte del pubblico. L’audio consente ascolto “on-the-go”, in auto o mentre si lavora, modalità tipiche dei decision maker B2B.Sfruttare il video come “amplificatore” e canale di scoperta
Anche se l’ascolto resta prevalente, il video offre un valore aggiunto strategico:Attira nuovi utenti che magari preferiscono vedere o iniziano su piattaforme video.
Favorisce la scoperta e la visibilità, grazie a YouTube come motore di ricerca di contenuti podcast.
Permette una strategia ibrida: pubblicare il podcast audio su piattaforme tradizionali + versione video (o almeno estratti video) da distribuire su canali social, YouTube, smart TV.
Può supportare i processi di lead generation: video-podcast possono generare maggior engagement, visualizzazioni, iscritti, che poi si trasformano in flussi verso landing page, form, matrice di conversione.
Suggerimenti operativi per podcast che vano virali
Considera di registrare in parallelo la versione audio e video del podcast: camera fissa, buona illuminazione, ottimo microfono.
Per il video, valuta versioni complete o clip highlights (es. estratti di 2-3 minuti) da utilizzare sui canali social.
Usa YouTube non solo come piattaforma di distribuzione video, ma come motore di scoperta: ottimizza titolo, descrizione, tag, thumbnail e includi CTA al podcast completo e alla landing aziendale.
Monitora i device di fruizione: se cresce l’uso della smart TV, verifica che il formato video sia compatibile (qualità, formato) e che la distribuzione raggiunga anche questi ambienti.
Integra la fruizione audio e video nella strategia omnicanale: invio e-mail ai lead con link al podcast, post LinkedIn con clip video, blog aziendale che riprende il tema del podcast con embed video + link alla versione audio.
I dati parlano chiaro: l’audio è e resterà la modalità dominante per i podcast, ma il video è il canale di crescita e scoperta. Per chi lavora in marketing B2B e lead generation questo significa che un approccio integrato audio-video non è più “nice to have”, ma un’opportunità concreta per amplificare la portata, creare awareness e generare lead.






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